Artisti: le Biografie




Antonio Tantardini - pagina 2


Seguito del testo di Marco Cavenago dal "Dizionario Biografico degli Italiani"
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Presente negli anni Cinquanta e Sessanta alle esposizioni dell'Accademia di Brera (di cui fu socio onorario dal 1861), Tantardini partecipò alle esposizioni di Firenze (1861, con Mosè legislatore, Bagnante, Nostalgia), Londra (1862, con Bagnante, e negli anni Settanta), Dublino (1865, con La leggitrice e Beatrice), Parigi (1867, con Arnaldo da Brescia, Schiava, Vanità, Lettrice; 1878, col Bacio).

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Antonio Tantardini: Faust e Margherita o Il Bacio
Foto tratta da arteaprovadibacio

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Antonio Tantardini: Faust e Margherita o Il Bacio, particolare

Membro del giurì all'Esposizione di Filadelfia (1876), ricevette medaglie a Oporto (1865), Berlino (1866), Vienna.
Da queste circostanze derivano le ben quattordici repliche della Bagnante, le sei del Primo dolore, le nove della Lettrice, fortunate immagini ricordate dalle fonti, delle quali ben poche sono oggi rintracciabili in collezioni pubbliche e private, come il caso del pendant composto da S'il vous plaît e da Malheureuse, coppia di putti in marmo (1870) per l'imprenditore lombardo Francesco Turati.

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Antonio Tantardini: Altra statua intitolata "La Bagnante", 1878
Foto tratta dal sito d'aste www.christies.com - Vedi nota (8)

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Antonio Tantardini: La Bagnante, altra angolazione

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Antonio Tantardini: La Bagnante, particolare

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Antonio Tantardini: La Bagnante, part. della firma

Da un modello del 1861 deriva il gruppo marmoreo Faust e Margherita o Il bacio, eseguito per l'avvocato Giovanni Antona Traversi per la sua villa di Desio (Monza): i differenti titoli segnalano, alternativamente, il riferimento originario al Faust di Goethe o a un più semplice e scoperto omaggio al celebre dipinto di Hayez. Il marmo Antona Traversi, esposto a Brera nel 1864, è stato venduto all'asta nel 1997. Nuove versioni di dimensioni ridotte, e prive del medaglione-ritratto di Goethe sul basamento, apparvero a Monaco (1869, acquistato dal re Ludovico II di Baviera), Filadelfia (1876 e 1878), Parigi (1876). Esemplari in marmo sono all'Hotel Cavalieri di Roma e alla Galleria d'arte moderna di Milano, dove si conserva anche il modello in gesso dell'Arnaldo da Brescia, il cui marmo (1866) è tuttora nella villa Cusani Tittoni Traversi per la quale fu ideato (Cucciniello, 2017).
Già nel 1861 lo scultore aveva inviato al comitato esecutivo bresciano, senza successo, due bozzetti per il Monumento ad Arnaldo da Brescia, poi assegnato a Tabacchi.

È datato 1865 il marmo noto come Due principini nella culla, oppure Orfani o Due fanciulli (Madrid, Prado), una cui prima versione fu esposta a Brera nel 1863.

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Antonio Tantardini: Due principini nella culla, 1875
Foto tratta da www.museodelprado.es - Vedi nota (9)

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Antonio Tantardini: Bambini nella culla, 1863
Si tratta dell'opera citata nella nota (9). Viene vista come un'Allegoria del Risorgimento.
Foto tratta dal sito d'aste www.jansantiques.com - interessante la nota (10)

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Antonio Tantardini: Bambini nella culla, particolare

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Antonio Tantardini: Bambini nella culla, altro particolare

Sono ricordati dalle fonti anche un'allegoria dell'Industria tessile realizzata nel 1870 per l'industriale Alessandro Rossi di Schio (Vicenza), la Nostalgia di Caino e i busti-ritratti di Angelo Maj (Bergamo, Biblioteca civica), di Goethe, di Vincenzo Monti, di Dante, di Beatrice, e dello zar Alessandro II, e ritratti femminili più volte riproposti quali La modestia, Vergine velata, Mendicante.

Colpito da improvvisa malattia, dopo tre mesi di sofferenze Tantardini morì a Milano il 7 marzo 1879. Al funerale parteciparono i sindaci di Milano e Pavia, artisti, amici e committenti, che ricordarono anche l'impegno patriottico del defunto, combattente nelle Cinque giornate di Milano (1848) e al seguito di Garibaldi nel 1859. La sua salma, inizialmente posta nella tomba tuttora conservata al cimitero Monumentale, fu poi traslata nella cripta del Famedio.
Della sua copiosa produzione, interrotta dalla precoce morte e stimata in circa trecento opere(11), restò nello studio una sessantina fra marmi e bronzi(12).

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Antonio Tantardini: Figura femminile in piedi
Foto tratta da Public sculptures of Sussex - Vedi nota (13)

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Antonio Tantardini: Figura femminile in piedi, part. della firma

Dando seguito alle ultime volontà del marito, il 12 dicembre 1879 la vedova Giuseppina Opizzi versò al Comune di Milano la somma di centomila lire per l'istituzione di una fondazione artistica, che si occupasse di assegnare un riconoscimento annuale a scultori lombardi aventi meno di trentacinque anni.
Il premio Tantardini si svolse dal 1891 al 1957, costituendo un'importante occasione di affermazione per giovani scultori esordienti sulla scena milanese.

Artista operosissimo e apprezzato durante la sua intensa ma breve carriera, Tantardini scontò ben presto un rapido e pressoché generalizzato declino nelle valutazioni critiche successive.

Se negli esiti migliori della produzione è riscontrabile un sapiente intreccio fra la solida formazione ricevuta da Marchesi e la successiva adesione a un linguaggio più incline al romanticismo hayeziano, pur tuttavia il numero elevato di commissioni e il conseguente necessario impiego di molteplici aiuti anonimi possono in parte giustificare quella certa rigidità nel modellato spesso evidenziata dalla critica.


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TANTARDINI, Antonio.
di Marco Cavenago - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 94 (2019)
https://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-tantardini_(Dizionario-Biografico)



Note

(8)
La bagnante (The bather)
Price realised GBP 62,500 - Estimate GBP 40,000 - GBP 60,000
Closed: 24 May 2018
ANTONIO TANTARDINI (ITALIAN, 1829-1879)
signed and dated 'ANT.NIO TANTARDINI . / MILANO . 1878 .', with a white marble pedestal
marble
The sculpture: 66 in. (165 cm.) high; 22 ½ in. (57.5 cm.) wide; 27 ½ in. (70 cm.) deep
The pedestal: 24 ¼ in. (61.5 cm.) high; 29 in. (74 cm.) wide; 27 in. (68.5 cm.) deep

(9)
Dos principitos en la cuna ¿M.a Pilar Sabina e Isabel Ramona de Guzmán y de la Cerda? 1865.
Mármol, 85 x 65 cm. No expuesto

Esta obra, Dos principitos en la cuna fue realizada en 1865 por Antonio Tantardini (Milán, 1829-1879), quien había trabajado previamente en una composición similar en mármol en 1863, Niños en la cuna o Alegoría del Resorgimento, grupo más cuidado en el modelado infantil, en el que el niño, algo mayor que la niña, está erguido, y sus rostros son más realistas que en el ejemplar del Prado, pero ambos se sitúan en una cuna similar a la que tratamos aquí. No se conoce la identidad de los niños, y en la cuna lleva las iniciales «AR» que se han querido relacionar con la familia Realini. En la catalogación de este grupo se ha interpretado en este caso como una alegoría, el futuro de la nueva unidad de Italia. El niño mayor lleva un medallón que enlaza «XV» con «GARIBALDI».

Con respecto a su procedencia se sabe que tras la muerte de Ma Josefa de la Cerda y Palafox, condesa viuda de Oñate, en 1884, se ejecutó su testamento según el cual, entre las obras artísticas reunidas por la Casa de Oñate, el Museo del Prado recibía su legado testamentario, aceptado por R. O. de 7 de agosto de 1884 que incluía una escultura de Antonio Tantardini (Milán, 1829-1879), Dos principitos en la cuna obra firmada en 1865. No se conocen los detalles del encargo pero si sabemos que, no solo con una obra titulada entonces Los huérfanos, sino con seis más, se presentó en Madrid a la Exposición Nacional de 1878. Es probable que la familia Oñate adquiriera este grupo Los huérfanos tras su exposición en Madrid por recordarles a sus hijas, o que previamente, en años anteriores, la familia Oñate le hiciera específicamente este encargo, como homenaje a sus dos hijas fallecidas, M.a Pilar Sabina de Guzmán y de la Cerda (27.10.1844 - 27.3.1845), e Isabel Ramona de Guzmán y de la Cerda, (19.11.1846 - 24.11.1846). De hecho en una documentación del legado se menciona como represtación de “sus dos hijas”.

Per la traduzione, nel caso, basta copiare il testo e inserirlo in 'Traduttore Google'

(10)
Description:
ANTONIO TANTARDINI (Italian, 1829-1879) An Extraordinary Italian Marble Sculpture of "A Young Child and a baby in a wicker crib" - A Risorgimento Allegory.
Signed & dated: A.nio Tantanrdini F.ce / 1863.
The older child's medallion inscribed with an interlocked XV and GARIBALDI, the crib monogrammed: AR. Circa: Florence, 1863.
This sculpture includes a recent custom-made veined black marble pedstal stand.
Height: 49 1/2 inches (124.5 cm) - Width: 48 inches (122 cm) - Depth: 27 inches (68.5 cm)
Pedestal Height: 27 3/4 inches (70.5 cm) - Pedestal Width: 47 1/2 inches (120.7 cm)
Pedestal Depth: 29 3/4 inches (75.6 cm) - Overall Height: 77 1/4 inches (196.2 cm)
Ref.: A1203
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ANTONIO TANTARDINI, Italian, 1829 -1879 - "A Young Child and a baby in a wicker crib" - A Risorgimento Allegory Sculpture
In a country famed for its skilled carvers and working in an age when virtuoso carving technique was highly prized, Antonio Tantardini was one of the very best exponents of master carvers in nineteenth century Italy.
Vicario describes Tantardini's skill as 'un abilità tecnica stupefacente'.
The present amazing marble group epitomises Tantardini's exceptional talents as a carver. Lesser sculptors might have shied away from attempting to carve a life-size wicker crib in marble, but Tantardini has clearly relished the challenge. The result is a stunning achievement of verismo Italian sculpture.

This marble group, however, is more than a paradigm of Italian marble carving, it is also a prime example of the use of Risorgimento allegory in Italian sculpture of the 1860s. Famous sculptural Risorgimento allegories include Raffaelle Monti's Sleep of Sorrow and Dream of Joy, in the Victoria & Albert Museum and Pietro Magni's Reading Girl, sold at Sotheby's in London, 5 July 2000, lot 148 and now in the National Gallery of Art, Washington.
Here the device used to indicate the underlying meaning is a discreet medallion hanging around the neck of the child, inscribed with the words Garibaldi; in the Reading Girl there is a portrait relief of Garibaldi on the medallion worn by the girl.
The specific identity of the children is not known but the carved initials AR on the crib may relate to the Realini family.
The two children represented in this marble group are therefore meant to represent the future of the new united Italy. By 1863 unification was almost complete, but the fledgling nation was still in conflict, with the Third Battle of Independence yet to be won.
Subtle allegorical sculptures such as those by Monti, Magni and Tantardini served to endorse the legitimacy of the Risorgimento and their aspirational message is certainly more inspiring than the countless public statues of Risorgimento heroes which litter every Italian piazza; of which Tantardini too did his fair share.

Per la traduzione, nel caso, basta copiare il testo e inserirlo in 'Traduttore Google'

(11) Sebregondi, 1879
(12) Antonio Tantardini, 1879
(13)
Immagine tratta dal sito: "Public sculptures of Sussex", UK
General Information:
Construction period: Mid 1800s
Work is: Extant
Owner custodian: Borde Hill Gardens
Object listing: Not listed
Building listing: II*
Listing date: 28/10/1957
Description: Female figure standing on a plinth, left arm raised over the head, right hand clutching a veil.
The statue is placed under a brick, tiled shelter.
Signatures: ANTO. TANTARDINI F. MILANO




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Edit e note by tasa 09-2021





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