Storia di Viggiù - 3. Dal 1400...




Dal 1400


Dopo la morte di Gian Galeazzo Visconti (1402) fondatore della Certosa di Pavia, e durante la minorità del figlio Giovanni Maria fu tempo di grandissimo disordine e sfacelo nel Ducato Visconteo.

I Capitani assoldati si fecero signori chi d’una città, chi dell’altra e bande di malfattori mettevano, specialmente di notte, a sacco ed a fuoco le borgate lontane dal centro.

Così anche nella nostra vallata ogni paese aveva il suo signore.

Era il tempo in cui ognuno non misurava il proprio diritto che dalla propria potenza e le popolazioni erano trascinate, per contese e vendette personali, in zuffe sanguinose.
Innumerevoli le angherie ai viandanti e malsicure le strade perché infestate anche da isolati malandrini.


Questo stato di cose perdurava ancora al principio del 1400 e meglio lo si rileva dalla relazione fatta al Duca Giovanni Maria Visconti (e per esso alla Reggenza) dal Comune di Varese e del suo Vicario Capitano Mozzo, mandato dal Duca in questa plaga per mettere pace fra le popolazioni della vallata.

Pochi anni dopo questo fatto e precisamente nel 1413 veniva in Italia per essere incoronato Imperatore tedesco (cioè del Sacro Romano Impero Germanico), Sigismondo, il quale metteva piede in Lombardia -a Bellinzona- ai primi di Ottobre di quell’anno e si portava poi a Varese ospite del Vicario imperiale Paolo Biumi del quale era famigliare.
Dopo essersi intrattenuto un po’ di giorni partiva per Como e fu in questa occasione che passando da Viggiù (o venendo appositamente per qualche partita di caccia all’orso nelle non discoste montagne) emanò dalla nostra Chiesa di S. Stefano il famoso decreto pel Concilio di Costanza. che porta la seguente data

"Datum in Ecclesia Santi Stephani Protomartyris,
in villa vocata Viglut in vulgari Vegui,
Cumanae Diocesis Anno a nativitate Domini MCCCCXIII
die lunae penultima mensis Octobris
regnorum nostrorum anno Hungariae... ecc.
XXVII Romanorum vero VI"

L’Imperatore, ritornato nel 1431, si fermava ancora in Varese presso i Biumi e poco dopo in Milano fatta la pace coi Duca, veniva solennemente incoronato.

In quei tempi sulle vicine montagne s’ aggirava sperduto qualche orso calato dal Gottardo e dal Luganese.
Venivano perciò bandite le cacce e se ne ha memoria di quella data dal Duca Galeazzo Maria Sforza nel Dicembre I476, invitato e ospite per tale occasione dai Mozzoni di Bisuschio, i quali ottennero, per riconoscenza dal Duca, la dispensa dì ogni aggravio e l’esenzione di ogni tassa.
Il Duca poi di ritorno a Milano, cadeva assassinato il 26 dello stesso mese, sulla soglia della Chiesa di S. Stefano.


Gian Galeazzo Maria Sforza succeduto al padre ucciso, nel 1484 toglieva il feudo dell’ Arcisatese al capitolo Metropolitano di Milano e lo passava agli Arcimboldi.

Viggiù da quest’epoca fino al 1727, ebbe come feudatari, detti signori, che furono per più generazioni Deputati della fabbrica del Duomo di Milano e che certo contribuirono far conoscere i nostri artisti presso la Veneranda.


Accennerò ora solo di sfuggita che presso l’ Ospedale dei poveri dedicato a San Bartolomeo, in Arcisate, poco discosto dal Casale del Ponte, era governatore fin dal I408 il Viggiutese Simone, convalidato con breve papale di Eugenio IV (successo a Martino V) insieme a Biagio degli Oddoni del Monastero di S. Gemollo di Ganna, ministro dell’ ospedale stesso.


Accennerò pure ai danni prodotti nella nostra plaga dalle scorrerie di forti colonie di soldati svizzeri negli anni 1509-1511, provenienti da Lugano, comandati da N. Scheiner, assai noto sotto il nome di Cardinale di Sion.

"Erano così fetenti e così male in arnese che incutevano ribrezzo e spavento,
dove passavano li svizzeri - anche per penurie di paghe - mettevano ogni cosa a sacco et a ferro
non avendo riguardo a chicchessia e nemmeno alle cose sacre"

e non vi fu paese del varesotto che andasse immune dalle rapine e dagli oltraggi di quei vandali.


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Testo tratto da "Viggiù nella Storia e nell'Arte" di Francesco Caravatti (agosto 1925)
pubblicato la prima volta su ViR nel giugno 1997
riedito e aggiornato nella veste grafica: luglio 2021
Edit by TaSa



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