a3) Le vetrate di Aligi Sassu - seguito
Le vetrate della Chiesa Parrocchiale - seguito
L'ultima vetrata della parete sinistra della navata è dedicata a San Giovanni Battista, rappresentato in piedi nel fiume Giordano.
Ha nella destra una sorta di ciotola con cui battezzava i penitenti.
La vetrata dedicata a San Giovanni Battista
Sulla parete destra della navata centrale, la prima vetrata è dedicata a San Callisto Martire il cui nome è legato alle catacombe romane che portano, appunto, il suo nome.
San Callisto rappresenta tutti i martiri della fede sepolti nelle catacombe.
La vetrata dedicata a San Callisto
La vetrata seguente è dedicata a San Bernardo.
Nel 1050 fondò l'Ospizio del Gran San Bernardo (2469 m. s.l.m.).
La scelta di dedicare questa vetrata al santo valdostano è dovuta all'amicizia che nacque -nel corso dei lavori- tra Aligi Sassu e don Gioacchino Brambilla, parroco di Viggiù.
Entrambi erano appassionati di montagna ed il parroco amava trascorrere le sue vacanze nei territori che furono del santo.
Bernardo viene raffigurato al centro della scena con l'abito azzurro ed il mantello rosso.
Con la mano sinistra benedice e con la destra regge il pastorale (un richiamo forte ai bastoni usati dai pellegrini e dai viandanti, il bordone, che S. Bernardo col suo ospizio intendeva soccorrere). Sullo sfondo il paesaggio valdostano dell'Ospizio del Gran San Bernardo.
La vetrata dedicata a San Bernardo
Si prosegue con la vetrata è dedicata a San Carlo Borromeo rappresentato all'interno di un edificio ad arcate.
I viggiutesi lo elessero protettore della cittadina contro la peste del 1600 (Vedi "il mal stare di Viggiù").
La vetrata dedicata a San Carlo Borromeo
Sulla navata destra altre due vetrate sono dedicate a San Giuseppe e a San Giovanni Bosco.
San Giuseppe è rappresentato nel suo laboratorio di falegname con una mano sulla spalla di Gesù fanciullo.
San Giovanni Bosco è attorniato da fanciulli e chierichetti, un S. Giuseppe moderno.
Lo sfondo richiama le strutture da lui realizzate per accogliere i ragazzi.
La vetrata dedicata a San Giovanni Bosco
L'ultima vetrata è dedicata a Sant'Ambrogio, vescovo di Milano.
Rappresenta il santo mentre impone all'Imperatore Teodosio di scendere dal presbiterio e andare tra i fedeli perché, benché ricoprisse la carica di Imperatore, non era, comunque, ministro di Dio.
L'episodio viene ricordato per mostrare il coraggio e l'indipendenza del vescovo nei confronti dell'autorità politica.
La vetrata dedicata a Sant'Ambrogio
Il ciclo delle vetrate si chiude con la rappresentazione dello Spirito Santo, la classica colomba, con sullo sfondo il sole, simile a quello già raffigurato nella vetrata di Santa Maria Goretti.
Il sole, d'altra parte, è l'emblema di Dio Creatore.
La vetrata dedicata allo Spirito Santo
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