Note sulla flora spontanea




Brevi note sulla raccolta delle piante


Le piante vanno raccolte, possibilmente con l'ausilio di strumenti affilati (temperino, forbici), salvaguardando le radici, MAI STRAPPARE!!!

Importante, se si tratta di piante a fiore, è raccogliere la pianta quando è fiorita, perché i fiori sono fondamentali per una corretta identificazione.
Bastano due o tre campioni per specie.

Per conservarle fresche fino a casa è sufficiente un sacchetto di plastica di quelli per la spesa (occupano poco posto in tasca), si infilano semplicemente le piante nel sacchetto, eventualmente spruzzando dentro il sacchetto stesso pochissima acqua (mantiene le piante ancora più fresche), e chiudendo.
In un sacchetto si possono mettere fino a 10-15 piante, dipende, ovviamente, dalla misura del sacchetto e delle piante.

Su un pezzo di carta qualsiasi si appuntano:
- nome del/la raccoglitore/trice
- data e luogo della raccolta ed
- eventuali note (es.: pochi o tanti esemplari, su roccia, pianta immersa nell'acqua, ecc.).

Gli "esagerati" muniti di bussola ed altimetro possono aggiungere altitudine ed esposizione, massimo della gloria è scattare anche una o due foto della pianta in habitat (ma a questo punto siete dei professionisti....)

A casa le piante vanno rapidamente messe tra i fogli di vecchi giornali (purtroppo i giornali vanno cambiati, almeno una volta, dopo 24 ore), il plico va pressato con libri, mattoni, sassi, ecc., e conservato in una zona asciutta della casa.

Quando le piante sono secche (veramente secche), corredate dal cartellino, si possono consegnare al dott. Peroni (in erboristeria, via Roma, 21 Viggiù) oppure nell'ufficio (dell'Erbario) di villa Borromeo (quando è aperto....).

Esiste anche un sistema migliore di preparazione dei campioni, con l'uso della gommapiuma, ma interessa solo chi si appassiona veramente alla raccolta, eventualmente fatemi sapere, tramite rete o in privato (erbario@viggiu-in-rete.org), in questo caso l'Erbario Civico rilascia un tesserino, che definisce la persona come collaboratore scientifico e non come un'Attila di passaggio (sarà anche una formalità, ma a volte, evita pietose discussioni nei boschi......).

L'identificazione della pianta avverrà in un secondo tempo, tramite i naturalisti dell'Erbario, l'importante è raccogliere e conservare in maniera corretta il campione e stilare un cartellino significativo.




Testo di G. Peroni
- Edit by TaSa 06-1997 -



Nota:
L'Erbario Civico, di cui parla il dott. Peroni in queste brevi note, da anni non esiste più e non per colpa dei volontari che ne facevano parte, ma questa è un'altra (brutta!) storia...

Tasa (maggio 2021)



hr

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